AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ 2015 – 2017 (P.P.T.I.)
L’Ordine dei Farmacisti di Firenze è l’Ente che raccoglie tutti i Farmacisti iscritti e svolge il proprio ruolo istituzionale erogando i propri servizi a favore e nell’interesse degli iscritti stessi costituendosi nei confronti dei cittadini come Garante delle prestazioni professionali erogate dai proprio iscritti.
Il Consiglio dell’Ordine redige il programma triennale per la trasparenza e l’integrità a partire dal triennio 2015/2017.
Il Consiglio si propone con il presente programma di fornire la massima trasparenza delle proprie attività intendendosi con questo pubblicità ed accessibilità alle attività e agli atti esercitati.
Il Consiglio con la sua delibera del 2 febbraio 2015 ha nominato Responsabile della trasparenza e della corruzione il Segretario Dott. Giampaolo Irtinni che, in collaborazione con il Presidente e Vice-Presidente ha redatto il presente programma.
Il programma unitamente al piano anticorruzione verrà presentato agli iscritti in occasione dell’Assemblea Ordinaria.
Il programma prevede che tutte le attività e/o iniziative vengano pubblicate sul sito istituzionale dell’Ordine www.oridinefarmacisti.fi.it .
Il programma prevede che l’accesso agli atti così come disciplinato dalla Legge 146/1990 sia garantito senza oneri e nel minor tempo possibile.
Il programma prevede che annualmente il Responsabile della trasparenza e corruzione relazioni sull’argomento al Consiglio Direttivo.
Programma approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Farmacisti di Firenze in data 2 febbraio 2015.
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2015 – 2017 (P.T.C.P.)
Predisposto dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza
Adottato in data 2 febbraio 2015 dal Consiglio dell’Ordine
Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione trasparente”
Premessa
L’Ordine, Ente pubblico non economico indipendente sussidiario dello Stato si è dotato del P.T.P.C. per effetto delle recenti modifiche normative, di sezione apposita individuante le modalità di attuazione della trasparenza, applicate tenendo conto delle proprie specificità organizzative e della particolare natura delle attività istituzionali svolte. Ispirandosi da sempre a criteri di trasparenza ed economicità come testimoniato dai suoi rendiconti finanziari. La promozione della trasparenza, anche in funzione anticorruzione, costituisce un aspetto importante della missione dell’Ordine.
- Processo di adozione del P.T.P.C.
Il piano è stato approvato dal Consiglio dell’Ordine con delibera del 2 febbraio 2015.
Per la sua elaborazione oltre ad utilizzare le indicazioni ricevute dalla Federazione degli Ordini, hanno lavorato il Presidente, il Tesoriere ed il Segretario che in tale data è stato nominato Responsabile della Prevenzione e della Corruzione (Dr. Giampaolo Irtinni). I soggetti sopra citati sono stati coinvolti attraverso specifici incontri aventi come oggetto il tema della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Il presente documento è reso pubblico sul sito Internet Istituzione dell’Ordine. - Gestione del rischio
2.1. Aree di rischio obbligatorie
Nell’ambito delle aree di rischio obbligatorie per tutte le Amministrazioni (Allegato 2 del Piano Nazionale Anticorruzione) quelle che potrebbero coinvolgere le attività dell’Ordine sono le seguenti:
a) Area acquisizione e progressione del personale
1. Reclutamento
2. Progressioni di carriera
3. Conferimento di incarichi di collaborazione
b) Area affidamento di lavori, servizi e forniture
1. Definizione dell’oggetto e dello strumento dell’affidamento
2. Requisiti di qualificazione e di aggiudicazione
3. Valutazione dell’offerte
2.2 Modalità di valutazione delle aree di rischio
Le valutazione e le gestioni del rischio sono riportate nelle tabelle sottostantiAree di rischio Valore della probabilità Misure di prevenzione Obiettivi a) Area: acquisizione e progressione del personale e affidamento incarichi di collaborazione 1 Mantenimento di un contesto sfavorevole al rischio di corruzione mediante l’applicazione dei regolamenti e delle procedure predisposte per le aree di riferimento Evitare, con l’applicazione vigilata delle procedure, che si manifestino casi di corruzione b) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture 2
Aree di rischio Fattore di rischio Valutazione di rischio Misure Preventive a) Area: acquisizione e progressione del personale e affidamento incarichi di collaborazione 1 Accesso “personalizzato” con insufficienza di meccanismi oggettivi e trasparenti. Inosservanza di regole procedurali trasparenti e imparziali della selezione. Progressione economiche o di carriera accordati senza merito. Assegnazione di Incarichi senza motivazione reale al solo scopo di agevolare soggetti “particolari” Adozione di procedure di selezione e di valutazione. Verifica della corretta applicazione delle procedure b) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture 2 Uso distorto dell’offerta più vantaggiosa non rispondente a reali criteri di valutazione di migliore qualità e di maggiore vantaggio economico, ma finalizzato a favorire un particolare fornitore Procedure di valutazione dei fornitori. Adozione di procedure di controllo per escludere forniture non rispondenti al criterio di migliore qualità e di maggiore vantaggio economico.
Per quanto riguarda il punto sub b, la possibilità di rischio di corruzione è di per se molto bassa pur tuttavia affinché il contesto sia contrario alla possibilità che si verifichino episodi di corruzione precisa quanto segue:-
- In occasione dell’affidamento di qualsiasi lavoro/servizio/fornitura occorrerà definire gli specifici contenuti adottando specifica delibera del Consiglio Direttivo.
- Per l’acquisto si dovranno applicare le norme di cui al punto D.Lgvo. 163/2006 e relativo regolamento di esecuzione (D.P.R. 207/2010) e quanto previsto dal regolamento di amministrazione e contabilità.
- Il Responsabile delle procedure di acquisto è il RUP (Responsabile Unico del Procedimento),
Dr. Marco Zini , tuttavia le procedure di acquisto dovranno essere effettuate coinvolgendo tutti i membri del Consiglio Direttivo.
I principi di valutazione dei servizi, lavori o forniture dovranno considerare non soltanto il solo criterio di maggior convenienza, ma anche la qualità, l’affidabilità, il tempo utilizzato nell’incarico e eventuali condizioni di urgenza.
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- Formazione in tema di anticorruzione e trasparenza
La formazione in tema di prevenzione della corruzione è stata operata direttamente dal Responsabile attraverso la lettura delle linee guida indicate dalla Federazione degli Ordini e attraverso la visione di Webinar.
L’Ordine svolge funzioni ed eroga servizi a favore dei diversi portatori di interesse. Il piano è reso pubblico e accessibile mediante pubblicazione su sito internet IstituzionaleIn occasione dell’Assemblea degli iscritti, il Consiglio si impegna a fornire informazioni sul P.T.P.C. e sugli obietti vidi gestione. L’accesso al sito internet e alla sezione “amministrazione trasparente” che contiene la principale informazioni riguardante l’organizzazione e l’attività dell’Ordine è libera ed immediata.
L’istanza di accesso ad eventuali altri dati o documenti non pubblicati sul sito pubblicati sono parzialmente non è sottoposta ad alcuna limitazione, è gratuita e non richiede motivazione.
Segue l’iter regolato puntualmente dall’art. 5 del D.Lgs n. 33/2013 e ss.mm.ii., con le esclusioni e i limiti contemplati dall’articolo 5 bis del D.Lgs. medesimo. - Codici di comportamento
Il Consiglio dell’Ordine ha adottato il Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti successivamente aggiornato con il “Regolamento recante Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici, a norma dell’ art 54 del D.L. 30 marzo 2001 n. 165” – D.P.R. 16/04/2013, n. 62.
Qualunque violazione del Codice di Comportamento deve essere denunciata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, attraverso comunicazione scritta tramite posta elettronica. - Altre iniziative
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione sarà tenuto a vigilare che tutti gli affidamenti di lavori e acquisti di beni e servizi che
vengano effettuati nell’interesse dell’Ente e propone la modifica o l’integrazione del presente piano qualora dovesse rilevare episodi contrari ai principi e alle procedure del presente atto. - Sistema di monitoraggio sulla attuazione del P.T.P.C.
Considerato il rischio minimo di corruzione, il Consiglio ritiene superfluo e operativamente oneroso la predisposizione di una relazione annuale.
Il Responsabile della Trasparenza e della Corruzione risulta per altro,sempre disponibile all’ascolto dei dipendenti dell’Ordine relativamente a qualsiasi questione sulla Trasparenza e sulla Corruzione.